Nome d'arte di Maria Esther Beomonte, attrice italiana. Nel 1932 si trasferisce in Italia, dove esordisce sul grande schermo nel primo grande successo commerciale di M. Camerini, Gli uomini, che mascalzoni!. Popolare e apprezzata attrice nei film dei telefoni bianchi, lavora con le più eminenti figure della regia italiana del periodo (A. Blasetti, M. Camerini, C. Gallone, M. Mattoli, V. Cottafavi). Tra le sue interpretazioni più significative, la ragazza perbene abbandonata dall'amante in Treno popolare (1933) di R. Matarazzo, o tradita dal fidanzato in Addio, giovinezza! (1941) di F.M. Poggioli, la cieca sfruttata da una megera di Le due orfanelle (1942) di C. Gallone e la generosa cameriera di Sissignora (1942), ancora di Poggioli. Negli anni '50 si allontana dallo schermo per lavorare come arredatrice e scrittrice.